TESTUDO MARGINATA SARDA - TestudoSardinia

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SPECIE ALLEVATE

Testudo marginata sarda

MAYER, 1992
(tartaruga marginata)
Classificazione scientifica:

Dominio:          Eukaryota
Regno:             Animalia
Phylum:           Chordata
Classe:             Reptilia
Ordine:             Testudines
Sottordine:      Cryptodira
Famiglia:          Testudinidae
Genere:             Testudo
Specie:             Testudo marginata
Sottospecie:    Testudo marginata sarda
 
Descrizione:

La Testudo marginata sarda (Testuggine Marginata), è la testuggine più grande presente in Europa, raggiungendo in taluni esemplari la lunghezza di 40 cm circa nei maschi.
E' maggiormente diffusa in Grecia e Sardegna dove, per una serie di fattori climatici e geografici si riscontra una taglia media superiore rispetto a quella della Grecia.
Sull'isola è presente maggiormente a Nord-Est, in un ampia area geografica chiamata Gallura.
La Testudo Marginata, vive in terreni sabbiosi e argillosi di cui son costituiti i litorali popolati da una fitta gariga e macchia mediterranea.
La sua dieta è prevalentemente vegetariana.
Effettua il letargo da fine Novembre a fine Febbraio, anche se in Sardegna si registrano periodi assai più brevi rispetto alle medie nazionali (da metà Gennaio a fine febbraio).
Al suo risveglio, iniziano gli accoppiamenti e da metà Aprile ai primi di Luglio effettuerà dalle 2 alle 4 deposizioni da 10-13 uova ciascuna che impiegheranno circa 90 giorni per schiudersi.
Il mio gruppo riproduttore attualmente è formato da 2 maschi da 29 cm e 4 femmine da 33, 32, 29 e 28 cm.
Le uova, per questioni legate alla riproduzione, vengono prelevate dopo la deposizione e messe in un incubatrice autocostruita che ne garantisce la schiusa al 100% se precedentemente fecondate dal maschio, portando così le tempistiche di incubazione dai 90 ai 60 giorni di media grazie ad una temperatura diurna di 31,8° costantemente mantenuta al suo interno per 18 ore e intervallata da un gap notturno di 4°gradi che la porta a 27,8 per le restanti 6 ore notturne.
Questa tipologia di incubazione simula il più possibile quella che avviene in natura.
A livello legislativo è fortemente protetta dalle autorità di Vigilanza e Controllo Ambientale del Corpo Forestale dello Stato e si trova in allegato A, annesso II della convenzione Cites che protegge le specie animali e vegetali in via d'estinzione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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